Perchè non riesco a stare a dieta?

Perchè non riesco a stare a dieta? Me lo sono chiesto anche io per tanto tempo. Scopri le strategie che mi hanno aiutata a seguire la dieta in modo costante.

Da Lunedì dieta. Quante volte te lo sei ripetuto? Con convinzione ed auto incoraggiamento, cercando di giustificare i tuoi pasti fuori controllo, dettati più dalla gola che dalla fame. Per poi ritrovarti dopo poco tempo a mollare il colpo e a ripeterti nella testa “Sono una fallita, non riesco a stare a dieta!”

Vorremmo dimagrire, vorremmo metterci a dieta ma in realtà le giornate scorrono fuori dal nostro controllo (e da quello del nostro TDEE) e perdiamo la concezione di spazio e tempo, quello che vogliamo è solo “un ultimo sgarro”.

Che succede quando lo sgarro diventa la normalità? Quando non riusciamo a fare altro che rimandare alla settimana dopo? Ci ritroviamo immobilizzate in una sorta di sabbie mobili, dove correre il rischio di essere inghiottite è meno faticoso dell’appigliarci al ramo della nostra convinzione e tirarci fuori di lì.

Si ma perchè non riesco a stare a dieta?

Le giornate iniziano prestissimo e finiscono tardissimo, vero? Il lavoro, gli impegni, le responsabilità, gli appuntamenti, le scadenze, gli amici, l’amore, le passioni e le ambizioni…potremmo continuare ma so già che hai annuito senza rendertene conto mentre leggevi.

Siamo figlie di tempi moderni, dove ci spingiamo sempre oltre, anche quando sarebbe importante respirare, pensare, programmare e ricominciare.

Personalmente nella mia vita ho tentato numerose volte di iniziare una dieta, ma era come se avessi deciso di fare trekking con scarpe da ginnastica dalla suola liscia, come se avessi deciso di arrivare in California a nuoto, capisci cosa intendo? 

Per avere successo in qualcosa, purtroppo non possiamo improvvisarci, ma dobbiamo pianificare.

Ora ti racconterò perché ho fallito fino ad ora, e perché ora riesco a stare a dieta e a correre ai ripari dai miei piccoli fallimenti.

Ho sempre amato avere la dispensa piena, dolce e salato senza distinzione, per non essere mai impreparata davanti ad improvvisi attacchi di fame, con la convinzione che una “smania” assecondata subito sarebbe diventata un pericolo scampato. 

Ma sbagliavo:

Ogni spuntino diventava la terra di nessuno, perché “tanto ormai…” e giù di un passaggio senza ritegno tra biscotti e crackers, un pezzetto di pane con lo stracchino, un quadratino di cioccolata, uh delle pop corn!

Ed il risultato di una settimana, pressoché compromesso .

Non ho fatto colazione, prenderò un caffè al bar prima di andare a lavoro. Oh che belle paste, ok una sola, poi faccio la brava tutto il giorno. Come? Andate a pranzo al posticino all’angolo? Ok vi raggiungo, ma prendo un’insalata.

E mentre aspetto l’insalata mi mangio un cestino di pane, assaggio una forchettata della tua pasta.

Ok, ma stasera starò attenta, anzi non ceno proprio. E una volta rientrata, trovando il frigorifero non organizzato e “pronto” per un pasto sano, mi ritrovo ad aprire un pacchetto di crackers, mangiare un pezzo di formaggio, sgranocchiare qualche biscotto.

Cosa è cambiato ora? Perché riesco a seguire la mia dieta? 

Finalmente, con la dieta flessibile, riesco a seguire uno stile alimentare aderente alle mie esigenze ed ai miei gusti.

Cosa ha giocato un ruolo importante?

  • Eliminare gli alimenti “facili” e golosi dalla dispensa. Gli alimenti con poco volume e ad alta densità calorica, che hanno per molto tempo cannibalizzato la maggior parte delle calorie della mia giornata.

 

  • Pianificare i miei pasti. Solitamente la domenica sera mi metto al tavolo della cucina ed inserisco sull’app myfitnesspal e tutti i pasti della settimana in entrata, o almeno dei 4/5 giorni a venire. Nella pianificazione lascio uno scarto giornaliero di circa 100 calorie, in modo da essere già preparata ad un recupero pianificato, se per emergenza dovessi sgarrare durante una delle giornate, senza entrare in crisi o farmi prendere dagli scompensi. 

 

  • Ho imparato inoltre ad “ingannare la mente”. Prima preferivo preparare piatti unici, più comodi da trasportare a lavoro e più veloci da mangiare, ma avevo un costante senso di insoddisfazione legato proprio alla sensazione di mangiare POCO. Una buona abitudine che ho preso di recente è quella di preparare dei contenitori separati per carboidrati, proteine e grassi. Così mi sembra di mangiare di più e posso rivedere le porzioni durante la giornata e correggere il tiro qualora mi trovassi a “sgarrare” per qualsiasi motivo.

 

Non c’è mai un metodo universale, quello che funziona per tutte. È importante condividere le nostre strategie, i nostri successi e fallimenti per contagiarci a vicenda ad essere pronte a superarli.

Ognuna di noi deve dedicarsi il tempo necessario per entrare in sintonia con il proprio corpo e le proprie esigenze, con la consapevolezza che non possiamo avere tutto e subito, che spesso volere è potere, ma non sempre sarà tutto perfettamente sotto il nostro controllo

Che uscire dai binari ogni tanto è lecito e comprensibile, ma saperci ritornare in fretta può rivelarsi un prezioso alleato.

Data di pubblicazione: 21 February 2024

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